Cambio della guardia, come da copione, al vertice della struttura finanziaria della multinazionale francese: a conferma delle voci circolate nei giorni scorsi (vedi news), Guillaume Hannezo ha rassegnato le dimissioni dall'incarico di chief financial officer del gruppo cedendo il posto a Jacques Espinasse, fino ad oggi amministratore delegato di TPS, un consorzio di TV satellitari francesi (nel suo curriculum professionale ci sono anche Ford, Renault e un'operazione di salvataggio delle disastrate finanze appartenenti al discusso faccendiere Bernard Tapie, ex proprietario della squadra di calcio del Marsiglia). <br> Ad Hannezo non è stata perdonata la colpa di aver sottostimato, insieme al suo capitano Jean-Marie Messier, il costo economico della frenetica campagna acquisti in cui la società parigina si era lanciata negli ultimi due anni, soprattutto sul mercato dei media e delle televisioni; in ogni caso, al fine di rendere meno traumatico il passaggio di consegne, il manager transalpino conserverà per sei mesi un ruolo di consulente esterno nei riguardi del nuovo presidente e amministratore delegato Jean-René Fourtou. Ad Espinasse, 59 anni, toccherà invece l'ingrato compito di “fare pulizia” nei bilanci societari, dopo lo scandalo finanziario che ha messo a nudo la problematica situazione finanziaria e creditizia della holding. Tra le sue missioni più urgenti c'è quella di assicurarsi nuovi finanziamenti a breve termine da parte delle banche che sostengono Vivendi. Prestiti per un miliardo di € sono già stati deliberati la settimana scorsa ma non saranno comunque sufficienti a colmare un buco di ben 19 miliardi di € accumulati dalla società negli ultimi 24 mesi. Gli analisti finanziari ritengono tuttavia che Fourtou aspetterà che Espinasse completi il suo programma di revisione delle finanze del gruppo prima di procedere alla vendita di attività patrimoniali. Se ne parlerà probabilmente a settembre (e in gioco potrebbero esserci anche le sorti della casa discografica e della società di edizioni musicali Universal Music): il fatto che la multinazionale abbia arruolato un esperto di televisioni come direttore finanziario fa supporre d'altro canto che quello dovrebbe restare uno dei settori strategici della Vivendi del futuro.