“Non è vero che i ragazzi italiani non spendono per la musica: magari pensano che 20 euro per un album siano troppi, ma poi sono disposti a pagare cinque o sei volte al giorno il costo di una telefonata per ascoltare musica sul cellulare”. Lo sostiene Paolo Roatta, amministratore delegato di tj net, la spa che il gruppo tedesco Bertelsmann (con alcuni soci e i contributi di fondi di finanziamento europei) ha creato in Italia per gestire in prima persona il business in crescita della musica sui telefonini. Il portatile al posto dello stereo e del negozio di dischi, dunque (anche se la sola idea prende alla bocca dello stomaco chi tra stereo e negozi di dischi c'è cresciuto….) “Basta guardare le cifre”, spiega Roatta: “le indagini di FIMI/Nielsen riportano che la maggior concentrazione di acquisti, il 31 %, si è spostata in alto, verso i consumatori tra i 25 e i 34 anni; i dati che noi abbiamo raccolto su un campione di 500 mila transazioni a pagamento effettuate tramite il nostro canale musicale ci dicono invece che la musica sui telefonini la comprano soprattutto (per il 40 %) le classi più giovani di età, tra i 18 e i 24 anni, e che un possessore di cellulare su 4 in Italia usufruisce dei servizi di tj net”. <br> Ma non è ancora troppo presto per parlare di mercato alternativo? “Forse, ma intanto tj net è già diventata la più grande comunità musicale wireless d'Europa con oltre 1 milione e 600 mila clienti registrati”, replica ancora Roatta, giovane manager formatosi nella BMG di Franco Reali come esperto di cataloghi e di special marketing. Eppure proprio la BMG, casa discografica del gruppo Bertelsmann, ha appena deciso di appoggiarsi a Vitaminic per licenziare repertorio ad operatori telefonici di tutta Europa. Perché? “Quell'accordo rientra in una strategia globale di diversificazione di piattaforme e canali distributivi”, risponde Roatta, “ma non intacca in nessun modo il business di tj net che è molto più ampio; senza nulla voler togliere a Web companies come Vitaminic e all'importanza di quel tipo di accordi, il loro uso della musica è soggetto a stretti vincoli per quanto riguarda la durata dei brani, la loro circolazione e distribuzione. Noi invece gestiamo un servizio a 360 gradi: con tj net non si possono solo fare dediche ma anche ascoltare canzoni per intero ed avere accesso ad anteprime discografiche, anche di altre etichette: 250 a livello nazionale, con le recenti acquisizioni di cataloghi come Carosello, Studio Lead (Stragà) e Planet Records (Paolo Belli). Ad artisti come Luca Carboni e Giorgia ha portato fortuna: magari è un caso, e certo ci sono altri motivi alla base del loro successo, ma entrambi dopo le anteprime di tj net sono andati al numero uno in classifica”.