Continua a darsi da fare, il governo inglese, per aiutare i locali minori che offrano spettacoli di musica dal vivo a sopravvivere durante il periodo di crisi finanziaria globale: il Live Music Act, legge approvata lo scorso due ottobre che esenta i piccoli live club del Regno Unito dal chiedere le autorizzazioni per ospitare concerti e dj-set, potrebbe essere esteso, dalle venue con capienza massima di 200 persone, come da stesura originale della proposta, a sale che possano ospitare fino a 500 persone. Il nuovo emendamento conterebbe anche la proposta di equiparare il trattamento della musica diffusa e della musica suonata: in sostanza, se effettivamente le modifiche dovessero essere approvate, club e discoteche con agibilità per 500 persone verrebbero esentate dagli obblighi di pagamento dei diritti di licenza. Esenzione totale da qualsiasi obbligo di richiesta di permessi o di pagamento di diritti d'autore verrebbe poi accordato a chiese, auditori e sale comunali di capacità anche superiore alle 500 unità: gli unici paletti messi dagli estensori della proposta di modifica alla bozza in origine presentata dal liberal-democratico Don Foster riguardano gli orari degli spettacoli, che dovranno tenersi tutti tra le 8 del mattino e le 11 di sera. Se la prima versione della legge, secondo le stime degli addetti ai lavori, avrebbe aumentato di 13mila unità le live venue disseminate sul territorio inglese, questa nuova modifica potrebbe ulteriormente allargare il già grande bacino aperto dal Live Music Act. Ottimista (ma non troppo) si è detto Phil Little, a capo del gruppo di pressione britannico Live Music Forum: "Sono vent'anni che ci battiamo per questa causa, e questi provvedimenti sono anche più di quanto potessimo sperare", ha commentato a MusicWeek il blogger e attivista, "Tuttavia, è chiaro come il grosso dei danni alla scena della musica dal vivo siano già stati fatti. Senza una manovra istituzionale operata anche sul pubblico - e non solo sui locali - la strada perché la scena torni ai fasti dei decenni passati sarà ancora terribilmente lunga".