L'eventuale scomparsa di HMV, sommersa dai debiti e finita in amministrazione controllata, non segnerà la fine della distribuzione dei supporti "fisici", cd e dischi in vinile. A sostenerlo è Simon Raymonde, ex musicista (nei Cocteau Twins) e fondatore dell'etichetta indipendente Bella Union (Fleet Foxes, Midlake, John Grant, Beach House), convinto che si tratti solo di un avvicendamento tra canali e sistemi di distribuzione a cui la discografia e il pubblico sapranno, se del caso, adattarsi. "Le indiscrezioni circolavano da tempo e le chiacchiere da bar sostenevano che avrebbe chiuso entro Natale, il che oggi appare una previsione quanto meno sbagliata", ha osservato Raymonde a proposito della vicenda in un intervento scritto per il settimanale Music Week. "Sono molto dispiaciuto per tutti coloro che, se queste notizie dovessero essere confermate, potrebbero perdere prossimamente il loro posto di lavoro, e questa non è una bella situazione per nessuno di noi". "Era inevitabile?", si chiede il discografico. "Si tratta chiaramente di un barometro della mancanza di fiducia nei confronti dei negozi di dischi che operano nei centri cittadini. Se però ci fermiamo a guardare per un secondo fuori dalla finestra potremo notare che oltre 200 negozi della catena Comet sono finiti in amministrazione controllata un paio di mesi fa a causa del progressivo spostamento online delle vendite dei prodotti del loro assortimento, che oltre 150 punti vendita di Jessop hanno fatto la stessa fine per motivi simili e che più di 300 negozi della catena Game hanno chiuso l'anno scorso. E' uno schema che si ripete. E HMV sembra un'altra vittima, per lo più a causa della concorrenza esercitata dai supermercati e da rivenditori online come Amazon". "Cosa succedera ora? Beh, l'industria musicale è piuttosto abile a raccogliere i propri cocci, a scrollarsi la polvere di dosso e a riprendere il cammino. E' la campana della morte per la distribuzione fisica? No, niente affatto, anche se sicuramente le cose cambieranno". "Ci sono tanti esempi di successo nel panorama dei negozi di dischi indipendenti e anche se l'opinione comune è che oggi viviamo in un mondo dominato da Spotify voglio replicare dicendo che vedo tanta gente voltare le spalle agli mp3 e allo streaming per tornare al vinile e - fatto curioso e affascinante - persino alle cassette! E anche se il mio registratore Philips Dual Deck è ancora in funzione, neppure io l'avrei predetto...."