Sarebbero addirittura una cinquantina le società che hanno manifestato interesse per gli asset di HMV affidati a Deloitte dopo che la società aveva dichiarato il rischio di insolvenza. E tra queste, secondo il Financial Times, figurerebbe anche la catena di videogiochi Game, a sua volta soggetta l'anno scorso a procedura di amministrazione controllata e rimessasi in carreggiata grazie al nuovo proprietario OpCapita che ha permesso di salvare circa 300 punti vendita. L'amministratore delegato di Game, Martyn Gibbs, ha confermato i contatti con Deloitte e la volontà del management di prendere in considerazione qualunque opportunità di acquisizione e di arricchimento del portfolio, senza tuttavia precisare il numero di punti vendita che sarebbe interessato a rilevare: secondo il FT si tratterebbe di 40-50 negozi su 239 (con 4 mila dipendenti). Alcuni osservatori ritengono che HMV si possa salvare grazie a una cura dimagrante che induca eventualmente a chiudere i negozi più grandi ubicati nei centri cittadini, gravati da costi del personale, spese generali e canoni di affitto particolarmente dispendiosi. Tra gli altri eventuali pretendenti all'acquisizione degli asset di HMV circolano i nomi dei fondi Oakley Capital Management, Endless e Better Capital e di Hilco, società specializzata in ristrutturazioni aziendali. La catena, intanto, ha chiuso i suoi sedici negozi irlandesi: i dipendenti lasciati a casa hanno reagito organizzando dei sit-in di protesta.