Incidente "diplomatico" tra il social network Myspace (rilanciato lo scorso settembre con una nuova veste grafica e nuove funzioni) e Merlin, organizzazione internazionale che rappresenta etichette discografiche come Rough Trade, Warp Records, Epitaph, Naïve, Domino, Tommy Boy, One Little Indian, Yep Roc/Red Eye, XL Recordings, Beggars Group, Merge, Sub Pop, !K7 e Pias nella negoziazione di diritti e licenze sul mercato digitale. A scatenare la diatriba è la presenza sulla piattaforma di canzoni di cui non è stata autorizzata la distribuzione: Merlin e Myspace, infatti, non hanno rinnovato l'accordo di licenza ormai scaduto da oltre un anno. Myspace, come noto, vanta oggi tra i suoi investitori Justin Timberlake, da pochi giorni tornato sul mercato musicale con la pubblicazione di un nuovo singolo intitolato "Suit & tie": "E' una bella cosa che il signor Timberlake lanci il suo servizio su questa piattaforma, e che ne perori la causa. D'altra parte gli artisti suoi colleghi vengono sfruttati senza permesso e senza ricevere alcuna remunerazione", si è lamentato con il New York Times l'amministratore delegato di Merlin Charles Caldas. Neda Azarfar, portavoce di Myspace, ha replicato che la presenza dei brani sulla piattaforma in assenza di una licenza si deve probabilmente al "caricamento" nel sistema da parte degli stessui utenti, e che tutti i titoli oggetto del contendere verranno rimossi dal sito su richiesta.