WH Smith, grande catena inglese che vende libri, giornali, giocattoli, cartoline, articoli da regalo, cancelleria e altri prodotti, non è intenzionata ad approfittare del tracollo di HMV per incrementare il suo assortimento di cd e dvd (decisamente diminuito negli ultimi anni a vantaggio del "core business"). Lo ha spiegato chiaramente al Financial Times l'amministratore delegato Kate Swann, sostenendo che "il commercio al dettaglio di prodotti di intrattenimento non è redditizio. HMV era l'ultimo baluardo rimasto in circolazione; tutti gli altri se n'erano andati perché nessuno era in grado di ricavarne del denaro". Secondo la Swann, "con l'attuale struttura del mercato non è possibile formulare una proposta commerciale attraente per il consumatore e guadagnarci. Se ci fosse una possibilità di cambiare le cose ci sarebbero i motivi di riconsiderare la situazione. Ma in caso contrario no". I dati di fine 2012 attribuivano a HMV la leadership del mercato britannico nel segmento dei supporti musicali "fisici" davanti ai supermercati Tesco e Asda. Anche questi ultimi, tuttavia, hanno visto calare la propria quota di mercato a favore di rivenditori online come Amazon: unica eccezione, nel campo della grande distribuzione organizzata, quello di Sainsbury's, che ha visto crescere la market share dal 4,6 al 6,6 per cento.