Tra i sessanta e i cento punti vendita chiusi fino ad esaurimento della merce in magazzino (anche se, in una prima bozza, il numero degli store destinati a finire sotto la scure pareva fosse addirittura tra i 120 e i 160) per un totale di 1500 posti di lavoro persi: questo, secondo quanto riferito oggi dal Telegraph, sarebbe, per sommi capi, il piano di ristrutturazione di HMV, la catena di grande distribuzione britannica posta dallo scorso mese di gennaio in amministrazione controllata. Ad elaborare il piano di tagli sarebbero stati i vertici della Deloitte, società alla quale sono state affidate le sorti del gruppo dalla Hilco, finanziaria - che già possiede il distaccamento canadese del noto brand di rivendita - che ne ha rilevato la proprietà per 176 milioni di sterline. L'indiscrezione di oggi non fa altro che confermare quella trapelata già lo scorso 28 gennaio, quando il Daily Mail annunciò che, grazie alla ciambella di salvataggio lanciata da fornitori e case discografiche, disposte a vendere cd e dvd con formule di pagamento rateizzato per un periodo di tempo prolungato, Hilco avrebbe avuto come obbiettivo il mantenimento in attività di metà dei 223 negozi di HMV nel Regno Unito.