Il tentativo di salvataggio di HMV, nel Regno Unito, passa anche attraverso la liquidazione di tutte le proprietà estranee al core business (vendita al dettaglio di cd, dvd, videogiochi, libri, cuffie, accessori musicali ed elettronica di consumo): come ad esempio il gruppo G-A-Y, che include il nightclub Heaven, due bar a Londra e uno a Manchester. La catena commerciale era il maggior azionista della holding di cui gli amministratori di Deloitte hanno disposto la restituzione al fondatore Jeremy Joseph preservando circa 200 posti di lavoro; G-A-Y costituiva l'ultimo asset di proprietà di HMV nel campo della musica e dell'intrattenimento dal vivo, dopo la vendita in dicembre (per 7,3 milioni di sterline) dei club londinesi Jazz Cafè e Barfly, del Ritz di Manchester e del marchio del festival Lovebox. Come già riportato da Rockol, i piani annunciati ieri da Deloitte prevedono la chiusura di 60-100 negozi HMV (su 223) e il taglio di 1.500 posti di lavoro rispetto a un organico di oltre 4 mila unità. Secondo il Telegraph abbasserà per sempre le saracinesche anche uno dei due negozi principali siti nel centro di Londra, anche se al momento non è dato di sapere se si tratterà del punto vendita ubicato in Oxford Street o di quello di Piccadilly Circus; tutti i negozi resteranno comunque aperti fino ad esaurimento delle scorte e in questi giorni praticano una promozione del 25 per cento sui prezzi di vendita della grande maggioranza dei prodotti.