Il Regno Unito è un mercato musicale sempre più digitalizzato, secondo una nuova indagine pubblicata dalla British Phonographic Industry (BPI). I dati raccolti dall'associazione dei discografici rendono conto dello switch over rimarcando che oggi quasi un consumatore di musica su cinque (per la precisione il 19,6 per cento) ha completato la transizione dai supporti fisici a quelli digitali, acquistando tutta la musica che gli interessa possedere in formato "liquido". I dati BPI registrano anche il più che quintuplicarsi, nell'arco di un decennio, delle vendite di brani digitali che nel 2012 hanno superato quota 183,3 milioni di unità (i digital download rappresentano oggi il 99,6 per cento delle vendite di singoli nel Paese), mentre gli albun digitali - 16 dei quali hanno venduto più di 100 mila copie - hanno raggiunto i 30 milioni e mezzo di pezzi venduti. Ottimi risultati anche per i servizi di streaming come Spotify e Deezer, dal momento che il pubblico britannico ha ascoltato oltre 3,7 miliardi di canzoni in questa modalità durante il 2012 e che il mercato vale oggi per l'industria discografica oltre 49 milioni di sterline (il 15,2 per cento del suo fatturato digitale). La città più votata allo streaming del Regno risulta essere Edimburgo (che vanta la più alta percentuale di utilizzo di Spotify pro capite), seguita da Cardiff, Southampton, Londra e Bristol. Le cifre raccolte da BPI sembrano anche smentire che i file sharer illegali siano anche i maggiori consumatori di musica: la spesa media pro capite annua di chi ricorre a servizi peer-to-peer come BitTorrent risulta essere di 26,64 sterline, mentre quella di chi acquista solo prodotti legali è di 33,43 sterline. "Giustamente, nelle ultime settimane, c'è stata molta attenzione a quel che succede nell'attività di vendita al dettaglio nei nostri centri urbani", ha osservato a proposito delle risultanze del report l'amministratore delegato di BPI Geoff Taylor. "Sarà così anche in futuro, perché dobbiamo fare tutto il possibile per servire gli appassionati che amano i cd e il vinile. Ma oltre ad avere grandi negozi, la Gran Bretagna ha la fortuna di avere un'offerta imbattibile di servizi digitali musicali, assai apprezzati dagli appassionati per la loro facilità d'uso e convenienza economica".