La terza edizione dei Latin Grammys, in programma a Los Angeles mercoledì 18 settembre (vedi news), coincide con un momento difficile per la musica USA di lingua ispanica: a dispetto dei successi internazionali di giovani rampanti come Shakira e di star inossidabili come Celia Cruz e Carlos Vives. <br> Stando alle cifre raccolte dall'associazione di categoria RIAA per i primi sei mesi del 2002 le vendite sono crollate del 26 %, a meno di 19 milioni di pezzi, per effetto della pirateria e della massiccia diffusione di CD contraffatti, articoli a basso prezzo che trovano terreno ancora più fertile presso un pubblico di acquirenti il cui reddito pro-capite è mediamente più basso rispetto a quello della popolazione nordamericana: non a caso, sottolineano alcuni operatori, il 40 % dei CD piratati negli Stati Uniti ha per oggetti proprio registrazioni di musica latina, che pure copre solo il 5 % del mercato discografico USA. <br> Altri addetti ai lavori, come Luis Brandwayn (presidente di un network di Web radio latine) se la prendono anche con le emittenti radiofoniche “generaliste” e le hit radio, che agli artisti di lingua ispanica continuano a concedere poco spazio. “E' difficile ascoltare in radio molti dei prodotti che quest'anno sono nella lista delle nomination, anche se stiamo parlando di artisti molto popolari. Il fatto è che molte emittenti restano legate ad un denominatore comune fatto esclusivamente di ballate, salsa, pop e musica messicana”. I Grammy possono servire a cambiare la situazione, quantomeno a livello di singoli artisti:: “Non dipende tanto dai trofei che si portano a casa”, ha spiegato il ceo della Sony latina FrankWelzer all'agenzia Reuters, “ma dalla qualità delle performance rese sul palco dello show. Qualcuno, anche quest'anno, potrebbe fare il colpaccio”.