Che ne sarà della Zomba, dei suoi artisti, delle sue etichette e del suo staff, una volta che la casa discografica di Britney Spears e N' Sync sarà stata assorbita completamente nell'orbita BMG? Per il momento, a quanto pare, non lo sa nessuno (o non lo vuole dire): neppure i più alti vertici della major tedesca, ha assicurato il presidente/amministratore delegato Rolf Schmidt-Holtz ai suoi uomini, attraverso un “memo” interno diramato nei giorni scorsi e finito, come spesso capita, nelle mani di qualche giornalista intraprendente. <br> Schmidt-Holtz raccomanda ai suoi di non credere alle voci, “infondate”, che circolano nell'ambiente e professa estrema cautela, quanto al futuro dell'impero musicale fondato da Clive Calder e di cui BMG ha preso pieno possesso, in cambio (si dice) di quasi tre miliardi di dollari <br> Gli ultimi dettagli dell'operazione devono ancora essere completati, e ogni decisione a riguardo di Zomba, Jive e delle altre etichette del gruppo – assicura il memo firmato da Schmidt-Holtz – verrà discussa insieme a Calder “con la massima apertura e collaborazione possibile”. L'obiettivo di BMG, assicura il manager tedesco, sarà di “proteggere il valore” di una “grande società che ha allevato molti artisti e dirigenti di talento”. Per il resto, bocche cucite.