Dopo gli accorpamenti di etichette, il ridimensionamento degli uffici, i tagli al personale e l' “outsourcing” delle funzioni commerciali, le major del disco si avvicinano al passo successivo per ridurre ulteriormente i costi di esercizio a fronte delle vendite e dei profitti declinanti: la condivisione di magazzini, risorse commerciali e strutture per la distribuzione fisica dei prodotti. <br> Si comincia come sempre dal mercato leader, gli Stati Uniti, dove secondo voci sempre più insistenti Warner ed EMI starebbero incamminandosi proprio su questa strada. I portavoce delle due società smentiscono ogni progetto imminente al riguardo. Ma qualcuno fa notare che tra i vertici delle due aziende (Roger Ames e Jim Caparro per Warner, Alain Levy e David Munns per EMI) esiste un comune sentire sul problema, nonché un'amicizia di vecchia data che risale ai tempi in cui tutti e quattro lavoravano per la defunta PolyGram: e che, secondo altre voci, potrebbe preludere a un nuovo tentativo di “merger” tra le due case discografiche.