Non ci sono soltanto Elvis, gli Stones e la pletora di “anniversary editions” in confezione deluxe di questi ultimi tempi a celebrare i fasti passati del rock and roll. Qualcun altro si preoccupa meritevolmente di rispolverare la memoria anche sui capitoli solo apparentemente minori del romanzo: l’etichetta americana Restless, per esempio, che dopo aver riesumato il back catalog dei Replacements ha ripescato 40 titoli dai suoi archivi con l’obiettivo di rimetterli in circolazione l’anno prossimo insieme a Rykodisc, suo distributore in Europa. <br> Scorrere l’elenco delle ristampe in cantiere è un po’ come sfogliare l’album dei ricordi del miglior indie-rock americano anni ’80, un tempo e un luogo carichi di fermenti creativi. Nel programma di ripubblicazioni appena annunciato rispunta ad esempio il nome dei Feelies, genialoidi minimalisti rock del New Jersey celebri anche per un cameo nel film culto “Qualcosa di travolgente” di Jonathan Demme. Ma anche quelli dei più nobili esponenti di quella scena votata alla psichedelia e al recupero delle “radici” che per un breve periodo andò sotto il nome di Paisley Underground: i Green On Red di “Gas food lodging” (considerata quasi all’unanimità la loro opera migliore, e prossimamente rinforzata dall’inclusione del primo mini-album della band di Dan Stuart), i Dream Syndicate della maturità e di “Ghost stories”, gli antesignani Rain Parade dei fratelli Roback (qui rappresentati da un’antologia), e sulla loro scia i Jayhawks delle prime incisioni per la Twin Tone (“Blue earth”). <br> Non solo, però: il pacchetto includerà anche altri gruppi “roots” come Del Lords e Tail Gators, “sperimentalisti” come Golden Palominos e Devo (tre dischi usciti in origine tra il 1988 e il ’90, dopo il periodo Warner), nonché l’inglese Peter Hammill (stesso numero di album, tre, e stesso periodo) e persino il Monty Python Eric Idle, con un’antologia delle sue interpretazioni per il leggendario gruppo di “comedians” britannici. <br> Ma non è tutto. Insieme, Restless e Rykodisc preparano anche un atteso ritorno discografico per il prossimo mese di aprile: quello della Joe Jackson Band in formazione originale (il quartetto di “Look sharp”, “I’m a man” e “Beat crazy”), ricostituitasi a 25 anni dall’esordio e già in azione con una serie di concerti di “riscaldamento” in Gran Bretagna.