Continua la saga infinita di Napster. Le ultime notizie provenienti dagli Stati Uniti informano che la regina decaduta del file sharing musicale potrebbe riuscire ad eludere in extremis le procedure di fallimento e di liquidazione: l'asta indetta dai suoi creditori, infatti, avrebbe fruttato un'offerta interessante - superiore, pare, ai 10 milioni di dollari - da parte di un potenziale acquirente che per ora resta coperto da anonimato (in precedenza, vedi news, Bertelsmann aveva offerto 9 milioni di dollari: ma un tribunale fallimentare aveva negato il nulla osta ritenendo che la posizione dell'allora amministratore delegato Kopnrad Hilbers, un ex dirigente del gruppo tedesco, avesse favorito quest'ultimo rispetto agli altri potenziali acquirenti). <br> Napster, stando a quanto anticipa la testata americana Variety, avrebbe già firmato una lettera d'intenti non vincolante con lo sconosciuto offerente. Sembra escluso che si tratti del produttore spagnolo di film porno Private Media Group, emerso qualche settimana fa come possibile acquirente del sito (vedi news): secondo l'avvocato Rick Antonoff, che rappresenta legalmente i creditori di Napster, la sua offerta di 2,4 milioni di dollari in azioni sarebbe risultata insufficiente e “non competitiva”. Gli stessi creditori stanno ora cercando di assicurarsi una partecipazione azionaria nella società che rileverà l'azienda californiana, nonché la garanzia di un programma di finanziamenti che consenta di tenerla in vita mentre si darà corso alle procedure burocratiche e legali necessarie a completare la transazione.