La Sony Music Entertainment ha citato in giudizio un utente svedese di BitTorrent chiedendo un risarcimento di 233mila dollari americani: nella causa legale, depositata presso la corte di Göteborg, l'etichetta accusa un quarantesettenne - impiegato, secondo quanto riferito da TorrentFreak, nell'industria musicale - di aver reso disponibile sulla piattaforma Pirate Bay in anticipo rispetto alla data ufficiale di pubblicazione il quarto album di Beyoncé, "4", apparso nel circuito peer ti peer l'8 giugno del 2011 ma spedito nei negozi solo il 24 dello stesso mese. Nella richiesta di indennizzo la Sony giustifica l'ammontare dell'importo citando, oltre ai danni commerciali subiti a causa del leak, anche un contraccolpo diplomatico - sempre imputabile al gesto compiuto dall'anonimo file sharer - accusato nel rapporto con l'entourage della cantante. Oltre alla branca civile del processo, verrà avviato anche un procedimento penale a carico dell'accusato: il pubblico ministero al quale è stato affidato il caso, Henrik Rasmusson, ritiene come in casi del genere la pena richiesta debba essere la più alta possibile. Questo, a livello internazionale, rappresenta il primo caso di incriminazione basato sulle prove raccolte dal software di monitoraggio online DtecNet, prodotto dalla società americana di Internet brand protection MarkMonitor.