I progetti di Google sul fronte dello streaming musicale fanno importanti passi avanti: la società di Mountain View, secondo le informazioni raccolte da Billboard.biz, starebbe lavorando non a uno ma a due servizi diversi che dovrebbero debuttare in estate (uno integrato a YouTube, l'altro nella piattaforma Google Play che oggi vende download come iTunes e offre un servizio "scan and match" per accedere da qualunque dispositivo alla propria collezione musicale archiviata sulla "nuvola") e avrebbe già firmato accordi di licenza con Warner Music. Dalla casa discografica (ultima major a firmare un contratto con Google per la vendita di download) nessun commento, mentre un portavoce di YouTube ha ammesso in un comunicato che " ci sono alcuni creatori di contenuti che pensano di poter trarre beneficio dalla disponibilità di una fonte di ricavi legata agli abbonamenti oltre che alle inserzioni pubblicitarie, e questa è un'ipotesi che stiamo valutando". Google, intanto, sarebbe nel pieno delle trattative anche con Universal, Sony Music e altre case discografiche per perfezionare gli altri necessari accordi di licenza. Rispetto ai tanti concorrenti (tra cui Rhapsody, Muve Music, Slacker, Samsung Music Hub, Sony Music Unlimited, il leader di mercato Spotify e, prossimamente, il nuovo MOG rilanciato da Beats Electronics col nome di Daisy), fa notare Billboard.biz, il colosso californiano dispone di due assi nella manica, YouTube e Android. La piattaforma video conta infatti su 800 milioni di utenti unici al mese (a cui, almeno stando ai piani attuali, Google offrirebbe un'opzione di streaming audio gratuito pagato dalla pubblicità) mentre il suo sistema operativo è incorporato nel 68,4 per cento degli smartphone venduti nel mondo nel corso del 2012.