Il gruppo industriale proprietario di Warner Music Access Industries, fondato e capitanato dall'imprenditore ucraino-americano Len Blavatnik, ha assicurato un finanziamento di 60 milioni di dollari a Beats Electronics per lo sviluppo di Daisy, la piattaforma di streaming che la società di Jimmy Iovine e Dr. Dre ha sviluppato sulle fondamenta del defunto MOG. Il servizio, che verrà lanciato entro il 2013, si avvale come noto dell'apporto di professionisti come Ian Rogers (ex Topspin, nominato chief executive officer) e Trent Reznor dei Nine Inch Nails (chief creative officer). "Beats", ha spiegato Blavatnik, "ha la visione, il brand, il team di management e ora anche il gruppo di investitori necessari a trasformare davvero le aspettative e le esperienze di fruizione di un servizio di abbonamento musicale. Non vedo l'ora di poter intraprendere con loro questa eccitante sfida". Iovine sostiene invece che "la missione di Beats è sempre stata quella di aiutare la gente a riscoprire la magia dell'esperienza dell'ascolto musicale. Dopo che con le cuffie e i diffusori Beats ci siamo ben avviati a risolvere il problema della qualità della riproduzione audio, Daisy ci permetterà di rimettere in circolo la stessa magia nel processo di scoperta e di consumo musicale". Nelle ultime ore, tra l'altro, è circolata voce di un possibile coinvolgimento di Apple nell'impresa, dopo che Iovine e l'ad di Cupertino Tim Cook si sono incontrati per scambiarsi informazioni. L'appoggio di Blavatnik a Beats non è di natura esclusiva: nell'ottobre del 2012 Access Industries di Blavatnik aveva già investito 130 milioni di dollari nella piattaforma francese Deezer, e Warner Music risulta essere la prima major discografica ad avere firmato contratti di licenza per i nuovi servizi di streaming sviluppati da Google.