A poche settimane dal debutto di Spotify anche Rdio approda sul mercato italiano, oltre che in Austria, Irlanda, Islanda, Lettonia, Lituania e Messico. Il servizio di streaming fondato nel 2010 dal danese Janus Friis e dallo svedese Niklas Zennström (ideatori di KaZaA, Skype e Joost), era già presente in 17 Paesi e offre un catalogo di 18 milioni di brani (anche in questo caso sussistono limitazioni territoriali; mancano Beatles, Led Zeppelin e AC/DC ma c'è l'intero catalogo dei Pink Floyd) "navigabile" in prova gratuita e senza pubblicità per i primi sei mesi, 14 giorni nella versione mobile accessibile dallo smartphone o dal tablet. Analogamente al concorrente svedese, la piattaforma punta su funzioni "social" che consentono di condividere i propri ascolti via Twitter e Facebook, di seguire l'attività online di amici e tastemakers e di ascoltare playlist curate da esperti. Lo streaming senza limiti via Web costa 4,99 dollari (o euro) al mese, quello esteso al telefonino anche per l'ascolto in modalità offline 9,99 dollari (euro). L'accesso avviene direttamente via browser (Chrome, Explorer, Firefox, Safari) senza bisogno di scaricare software aggiuntivi come avviene invece per Spotify. "Rdio è il miglior prodotto sul mercato per scoprire musica, e continueremo a migliorare tale esperienza di scoperta sviluppando strumenti più intelligenti che facciano emergere in superficie gli artisti e le canzoni amate dai nostri utenti", ha dichiarato in un comunicato l'amministratore delegato della società Drew Larner. "Aprendo il nostro circolo sociale a sette nuovi mercati internazionali facciamo di Rdio un sistema sempre più globale per riprodurre, scoprire e condividere musica". Lo staff di Rdio, come noto, sta lavorando anche a una versione video del servizio, Vdio, che il responsabile engineering della società Todd Berman ha descritto come un'offerta "consorella" e complementare a quella musicale.