L'industria discografica e gli artisti potrebbero incassare molto di più, una cifra compresa ta 450 milioni e 2,6 miliardi di dollari, se assecondassero con più frequenza il desiderio dei fan di acquistare contenuti "premium" ed esclusivi come quelli offerti dalle iniziative di crowdfunding o resi disponibili in cofanetti ed edizioni superdeluxe degli album. Lo sostiene la Nielsen sulla base di una ricerca, "The Buyer and the Beats: The Music Fan and How To Reach Them", che l'ente di ricerca ha presentato al South by Southwest (SXSW) di Austin. L'indagine, basata su un sondaggio tra 4 mila consumatori (inclusi sostenitori della piattaforma PledgeMusic e partecipanti alla fiera texana della musica), dimostrerebbe che l'acquisto di materiali extra interesserebbe non solo gli appassionati più dedicati o "aficionados" (in misura del 53 per cento) ma anche i cosiddetti "consumatori ambivalenti" se gliene venisse data l'opportunità. "I fan vogliono di più", secondo la Chief Analytics Officer di Nielsen Entertainment Measurement Barbara Zack. "C'è un bisogno insoddisfatto, un desiderio di farsi coinvolgere a un altro livello rispetto a ciò che risulta disponibile". Il calcolo del guadagno incrementale, da 564 milioni a 2,6 miliardi di dollari, varia in base alla decisione dei fan di acquistare contenuti "premium" di uno o più artisti preferiti. Rispondendo al questionario, secondo la Zack, la maggior parte degli intervistati disponibili a spendere di più per contenuti extra avrebbe avuto in mente artisti legati a major discografiche, mentre tra gli aficionados l'interebbe sarebbe rivolto soprattuto ad artisti indipendenti: il rapporto sarebbe all'incirca di 80 a 20.