Le trattative riguardanti l'eventuale cessione dei negozi del gruppo HMV, attualmente in regime di amministrazione controllata sotto la guida di Deloitte, riguardano anche i punti vendita contraddistinti dall'insegna Fopp, nove negozi in attività sul territorio britannico (due a Londra, due a Glasgow, uno a Edimburgo, Manchester, Nottingham, Cambridge e Bristol) ereditati dall'omonima ditta scozzese e caratterizzati da una selezione di cd, dvd, libri e vinili più specializzata e a prezzi mediamente più bassi. Sarebbero quattro, secondo il Guardian, le offerte pervenute all'amministratore Deloitte (il quotidiano britannico parla di imprese del ramo commerciale e di private equity), anche se la stessa Hilco, divenuta il maggior creditore di HMV dopo averne rilevato il pesante debito bancario, sembra interessata a selezionare dall'intero portafoglio HMV+Fopp gli esercizi commerciali con cui proseguire l'attività: la sua offerta si aggirerebbe intorno ai 50 milioni di sterline. Il fondatore di Fopp Gordon Montgomery, che oggi gestisce il negozio Rise Music a Bristol, non è sopreso dall'interesse mostrato per la sua creatura: "E' un grande marchio", ha dichiarato al Guardian. "Leggete i blog, tutti dicono che HMV ha perso la sua strada ma c'è un sacco di gente che ama Fopp. Se ti trovi a passeggiare oltre le strade principali in città musicali come Edimburgo, Manchester, Cambridge, Nottingham o Glasgow devi trovare un posto dove andare. E Fopp ha una grande reputazione nella vendita di musica, con un catalogo meno commerciale di quello di HMV". Sarebbero una cinquantina le imprese che hanno manifestato interesse verso l'acquisto di alcuni dei punti vendita, dopo che sei negozi sono stati venduti a Morrisons e altri sono stati chiusi: tra esse le catene Game (videogiochi), Tesco, Asda, Sainsbury's, Teo Paphitis e Iceland.