Ancora qualche spiraglio di luce dal mondo della net economy e del multimedia. Dopo Amazon (vedi news), anche AOL Time Warner mostra segni di ripresa: i dati appena pubblicati dal colosso americano e relativi al terzo trimestre dell'anno in corso registrano ricavi netti di 57 milioni di dollari (un centesimo per azione) rispetto al disavanzo di 997 milioni di dollari subìto lo scorso anno nello stesso periodo (22 centesimi per azione), mentre il fatturato (10 miliardi di dollari) segna un'impennata del 6 %. E, cosa rara di questi tempi, non sono solo show televisivi come i “Sopranos” (diffusi via cavo), DVD come “Il signore degli anelli”, riviste come Time e People e pellicole come “Harry Potter” a ridare fiato alla zoppicante corporation: persino la divisione musicale del gruppo ha rialzato la testa (mentre continua ad andar male il settore Internet con America Online, a causa della crisi perdurante del mercato pubblicitario). Il gruppo Warner Music ha infatti incamerato da luglio a settembre una crescita di fatturato del 2 % nonché un 10 % di incremento nei profitti al lordo di interessi, tasse, deprezzamenti e ammortamenti (quelli che in gergo finanziario sono conosciuti con l'acronimo EBIDTA). I report aziendali attribuiscono l'aumento del giro d'affari all'acquisizione dell'etichetta di Christian music Word e ad una maggiore produzione e smercio di DVD, mentre al miglioramento dell'EBIDTA avrebbero contribuito sostanzialmente il taglio dei costi aziendali e la riduzione delle spese di marketing.