Dare ai consumatori quel che desiderano: è il nuovo imperativo delle major, bruciate dalla concorrenza dei siti non autorizzati di file sharing, quando si parla di musica on-line. E il nuovo comandamento passa attraverso il via libera – peraltro limitato – al “CD burning”, cioè alla duplicazione della musica scaricata su CD vergini liberamente circolanti nelle mani degli appassionati di musica. <br> Su questa strada si avventura ora anche la BMG, che sulla scia delle concorrenti Universal e Warner Music ha licenziato all'uopo una fetta del suo catalogo al sito Rhapsody di Listen.com, lanciato nel dicembre scorso ma mostratosi finora più dinamico dei progetti gestiti direttamente dalle major, MusicNet e Pressplay. Per copiare liberamente i brani, gli utenti della piattaforma di distribuzione on-line, che oggi possono scegliere tra oltre 90 mila pezzi, dovranno pagare 99 cent a canzone: una cifra che alcuni esperti di mercato giudicano ancora eccessiva ma che è comunque coerente con i prezzi richiesti per l'acquisto di un album formato CD nei negozi di dischi. L'opzione è disponibile direttamente sul sito di Listen.com oppure tramite provider affiliati come DirectTV Broadband, Roadrunner di Time Warner e Lycos.