A poco meno di otto anni dal suo lancio sul mercato statunitense, il 21 luglio del 2005, e a meno di due dal raggiungimento del traguardo dei 100 milioni di iscritti, Pandora ha superato i 200 milioni di utenti registrati. Non tutti, come ricorda Glenn Peoples su Billboard.biz, sono clienti attivi che ascoltano la Web radio con regolarità: in marzo questi ultimi risultavano essere 69,5 milioni, pari a circa il 35 per cento della base utenza totale. L'utente medio di Pandora, secondo le rilevazioni effettuate da Arbitron, ascolta la radio online per 20 ore al mese: il "tetto" di 40 ore mensili ad accesso gratuito, inizialmente previsto e poi abolito per l'ascolto su pc, è stato reintrodotto per l'ascolto via smartphone con sistema operativo iOS (iPhone), Android e BlackBerry (le tariffe riscosse con gli abbonamenti, hanno spiegato i vertici della società, servono a coprire i costi crescenti di licenze e royalty). Come già ricordato in altre occasioni, la quota di mercato che la società fondata da Tim Westergren detiene nel segmento delle radio online americane è di circa il 70 per cento. Nel corso del 2012 Pandora ha raddoppiato il fatturato (+ 56 per cento) a 427,1 milioni di dollari, mentre lo scorso dicembre ha aperto anche in Australia e in Nuova Zelanda. Poco più di un mese fa il presidente e amministratore delegato Joe Kennedy, ai vertici dell'azienda da dieci anni, ha annunciato che lascerà l'incarico appena verrà individuato un sostituto.