Vivendi Universal annaspa e il boss Jean-René Fourtou chiede aiuto al suo manager migliore, Barry Diller, attualmente alla guida della divisione entertainment del gruppo (che ingloba tra l'altro cinema e musica). Secondo quanto riferisce il Los Angeles Times, il manager francese – che vanta grande esperienza nella gestione di bilanci e nel comparto farmaceutico, ma pochissima o nulla nel settore dei media – avrebbe chiesto a Diller di assumere ad interim l'incarico di co-amministratore delegato, almeno fino a quando le acque non si saranno calmate (Vivendi è schiacciata da debiti enormi ed è anche sotto inchiesta da una parte e l'altra dell'Atlantico per presunte irregolarità contabili, vedi news). <br> Diller, dal canto suo, ha tutte le credenziali dell'uomo-salvagente, in forza del suo background professionale come ex produttore cinematografico e televisivo, del suo fiuto di businessman e della nomea di cui gode a Wall Street. Secondo il LA Times, a lui spetterebbe il compito di ammansire gli investitori e gli azionisti della società nel mentre la coppia cerca di risolverne i problemi. La promozione di Diller, sempre secondo il quotidiano americano, potrebbe avere ripercussioni dirette anche sulle sorti del ramo discografico del gruppo, Universal Music, presieduto da Doug Morris: Fourtou sarebbe in procinto di promuovere il capo del settore videogiochi Kenneth Cron al ruolo di direttore operativo della divisione entertainment, con responsabilità diretta anche su musica, cinema, televisione, parchi giochi e reti via cavo; Morris resterebbe comunque al suo posto.