Già attivo negli Stati Uniti, in Francia, in Germania, in Spagna, nel Regno Unito e in Italia, il servizio musicale Google Play Music è stato ora lanciato anche in Austria, Australia, Belgio, Irlanda, Lussemburgo, Nuova Zelanda e Portogallo. La piattaforma incorpora come noto un negozio di download e un servizio cloud che permette l'accesso alla propria collezione musicale da qualunque dispositivo connesso a Internet (pc e smartphone dotati di sistema operativo Android), con la possibilità di archiviare gratuitamente nella propria "cassaforte digitale" fino a 20 mila canzoni. Secondo alcune indiscrezioni, tanto Google Play e che YouTube (anch'essa di proprietà della società di Mountain View) si preparano a far debuttare in estate un servizio di streaming basato sul modello freemium, sistema misto che trae ricavi tanto dalle inserzioni pubblicitarie (a costo zero per gli utenti) che dalla riscossione di canoni di abbonamento. Accordi di licenza a questo scopo sarebbero già stati firmati con la major discografica Warner Music mentre trattative sarebbero in corso con Universal, Sony Music e altre etichette. Secondo altri rumours, Google e YouTube vorrebbero anche acquisire una quota di minoranza in Vevo, la piattaforma di video e contenuti musicali originali creata in joint venture da Universal e Sony Music con il supporto del fondo Abu Dhabi Media.