Il primo accordo di licenza tra Apple e content provider, a riguardo del suo chiacchieratissimo servizio di radio online/streaming on-demand (nome ufficioso, e mai confermato, iRadio), potrebbe essere siglato già la settimana prossima con la società leader di mercato, Universal Music. A questa farebbe seguito poco dopo Warner Music, mentre anche le trattative con Sony Music e con la sua consorella editoriale Sony/ATV sarebbero a buon punto. Lo scrive il sito The Verge, secondo cui Cupertino potrebbe lanciare "un servizio di web radio simile a Pandora nel corso dell'anno". Secondo la stessa fonte, la piattaforma dovrebbe dar modo agli utenti di iTunes di scoprire nuova musica dando impulso alle vendite di download ma anche alle inserzioni pubblicitarie, i cui ricavi verrebbero poi spartiti con le case discografiche fornitrici dei contenuti musicali. Sulla fruizione in streaming del repertorio le etichette incasseranno ovviamente anche una royalty, che secondo The Verge - e a dispetto dei tentativi di Cupertino di comprimere i costi proponendo una tariffa sostanzialmente dimezzata rispetto a quella offerta da Pandora, cioè 6 centesimi di dollaro ogni 100 stream - potrebbe essere analoga a quella versata dal principale concorrente. Rispetto alla piattaforma lanciata da Tim Westergren, e che proprio in questi giorni ha comunicato di avere superato i 200 milioni di utenti negli Stati Uniti, il servizio di Apple contererebbe comunque su maggiori funzioni interattive e on-demand.