Come previsto: Clive Davis, “the best man in music” nelle parole del presidente di BMG Rolf Schmidt-Holtz, torna all'ovile dopo due anni di semi-esilio dorato durante i quali, alla guida della sua ultima creazione J Records, ha lanciato in orbita Alicia Keys, ultimo gioco di prestigio di una carriera che, solo per restare agli ultimi tempi, ha visto il leggendario manager americano orchestrare l'ascesa allo stardom di Whitney Houston e il clamoroso ritorno in classifica di Carlos Santana. <br> Altrettanto clamoroso, oggi, è il suo rientro nella scuderia che due anni fa (vedi news) , vittima forse delle ansie di rinnovamento e delle manie di grandezza di un management fin troppo ambizioso, lo aveva licenziato per sopraggiunti limiti di età: confermando le voci che da qualche tempo avevano cominciato a circolare su di lui (vedi News) e a conclusione di un lungo corteggiamento da parte dei nuovi vertici della società tedesca, Davis, a 68 anni, ha deciso di accettare l'offerta. Non sarà più alla guida della Arista, l'etichetta di BMG che lui stesso aveva fondato e diretto per 25 anni, ma della RCA, nel cui gruppo di etichette confluirà la stessa J Records come entità separata. Il nuovo marchio di Davis, che la BMG possedeva al 50 %, diventerà interamente di proprietà della major (in cambio di una sostanziosa somma di denaro); a Davis verrà affiancato Charles Goldstuck nel ruolo di presidente/direttore operativo del gruppo mentre Richard Sanders conserverà l'incarico di general manager della RCA Records; uscirà dall'organigramma il presidente RCA Bob Jamieson, per cui non si escludono tuttavia nuovi incarichi all'interno del gruppo, mentre il chief operating officer Michael Smellie guiderà ad interim le divisioni dedite ai prodotti speciali e al marketing strategico nonché il marchio classico-contemporary RCA Victor. <br> Secondo le dichiarazioni rese dai dirigenti BMG al sito HITS Dailydouble, l'offerta a Davis sarebbe stata avanzata in realtà solo la settimana scorsa e tutto si sarebbe concluso in tempi record: il celebre discografico, che ultimamente si stava dedicando a rivitalizzare le carriere musicali di Liza Minnelli e di Rod Stewart, ha detto di sentirsi in una posizione simile a quella che ricopriva trent'anni fa quando alla CBS (oggi Sony) coordinava le etichette Columbia ed Epic (al fianco di artisti come Bob Dylan, Bruce Springsteen e lo stesso Santana). Ed ha promesso quello che da lui ci si aspetta: di riportare la ricerca artistica e lo “scouting” di nuovi talenti al centro degli interessi di BMG.