Secondo le etichette che aderiscono alla Recording Industry Association of America, la Web company un tempo nota come Aimster (vedi news) starebbe violando impunemente l'ingiunzione giudiziaria che, il 31 ottobre scorso (vedi news), le aveva intimato di interrompere il traffico illegale di file musicali che avviene tramite la sua rete on-line. E la RIAA, di conseguenza, è passata al contrattacco, richiedendo allo stesso giudice dell'Illinois, Marvin Aspen, la convocazione in giudizio del titolare del servizio, John Deep. I discografici vogliono che Deep venga multato per i profitti indebiti incassati in violazione del provvedimento e che il server di Aimster venga spento finché non si conformerà alle disposizioni del tribunale. “Ci spiace di aver dovuto fare questo passo”, ha dichiarato un portavoce della RIAA, “ma il signor Deep non ci ha lasciato altre possibilità”. L'interessato, per il momento, non commenta ma promette un'immediata replica in sede legale.