L'offerta rifiutata di acquisto da parte del petroliere americano Marvin Davis (vedi News) non ha interrotto la ridda di voci che circolano a proposito di una ipotetica, futura vendita a terzi della divisione entertainment di Vivendi Universal, che comprende studios cinematografici, casa discografica, reti televisive e parchi di divertimento. Tra i potenziali offerenti in lizza per aggiudicarsi tutta o parte della divisione, le fonti americane citano la casa cinematografica MGM, Viacom (MTV), la rete televisiva NBC, la News Corp. di Rupert Murdoch e lo stesso Barry Diller, attuale presidente di Vivendi Universal Entertainment. Quest'ultimo avrebbe giocato anche un ruolo importante nel bloccare l'offerta di Davis: i due si sono trovati a lavorare insieme quando lo stesso Davis era diventato il padrone della Twentieth Century Fox, nei primi anni '80; scontrandosi, a quanto si dice, furiosamente.