Come da programma (vedi News) Vivendi Universal ha concordato la vendita immediata di metà delle sue azioni in Vivendi Environnement, la consociata del ramo “utility” che si occupa di acque e di smaltimento rifiuti. La cessione del 20,4 % del pacchetto azionario avviene sotto la tutela del governo francese, preoccupato che un'azienda di interesse pubblico potesse finire in mani straniere: la cordata di acquirenti è infatti capitanata dall'azienda elettrica di stato Electricité de France nonché da istituti di credito pubblico come la Cassa Depositi e Prestiti e la Cassa Nazionale delle Casse di Risparmio. <br> L'operazione frutterà a Vivendi 1,856 miliardi di euro, cifra che dovrebbe permetterle di ridurre il debito netto a 14 miliardi di euro entro la fine dell'anno ed eventualmente di avanzare una contro-offerta nei riguardi di Vodafone per conservare il controllo dell'azienda di tlc Cegetel (vedi News); l'amministratore delegato Jean-René Fourtou ha tempo fino al 10 dicembre per decidere se rilanciare o accettare la proposta del concorrente britannico, che le ha offerto 6,8 miliardi di euro per aggiudicarsi la sua quota del 44 % in Cegetel. <br> Il contratto di vendita di Vivendi Environnement (che cambierà nome per sganciarsi totalmente dal precedente proprietario) prevede anche l'opzione, per il gruppo acquirente, di rilevare il resto del pacchetto Vivendi Universal (un altro 20 %) entro il 23 dicembre del 2004 al prezzo di 26,50 euro per azione: una valutazione superiore a quella corrente di mercato (25 euro circa) e a quella presa a base per l'acquisto della prima tranche (22,50 euro).