Continua la girandola di notizie a proposito dei destini futuri della divisione entertainment della multinazionale francese (cinema e musica). Ma questa volta la voce che emerge dal coro è ufficiale e dunque automaticamente autorevole: è stato infatti il responsabile finanziario di Vivendi Universal in persona, Jacques Espinasse, a confermare le voci secondo cui la società sarebbe pronta a liquidare le sue aziende americane del settore, Universal Studios e Universal Music, se si farà avanti un compratore disponibile ad offrire il giusto prezzo (superiore, evidentemente, ai 20 milioni di dollari messi sul piatto la scorsa settimana dal petroliere americano Marvin Davis, vedi News). <br> Espinasse ha fatto la sua “confessione” durante una conference call organizzata per discutere gli ultimi risultati trimestrali della società, che mostrano un peggioramento sia nel fatturato che nel risultato economico e numeri poco incoraggianti per entrambe le divisioni (il fatturato di Universal Music, 1,3 miliardi di dollari, è diminuito del 9 % rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, nonostante il consolidamento della posizione di leader del mercato mondiale con una market share del 31 %). “Non sono un consigliere di amministrazione, e dunque la decisione non spetta a me”, si è schernito il direttore finanziario. “Ma molto dipenderà dalle offerte che riceveremo, e posso dire che si stanno esplorando strade differenti”.