Rilancia Marvin Davis, il petroliere e proprietario immobiliare americano la cui offerta iniziale per il pacchetto musica+cinema di Vivendi Universal, 15 miliardi di dollari "cash", è stata ritenuta insufficiente e conseguentemente rifiutata dal management della multinazionale francese (vedi News). Fonti vicine al magnate statunitense (che è uno dei finanziatori eccellenti del partito democratico USA) assicurano che Davis è intenzionato ad alzare la posta e che a questo scopo avrebbe preso contatti con la Deutsche Bank e con altri investitori privati al fine di costituire una cordata finanziaria. Nelle mire dell'imprenditore, che negli anni '80 è stato proprietario della Twentieth Century Fox, sono soprattutto gli “studios” Universal di Hollywood e la più grande casa discografica del mondo, Universal Music. <br> In base alle notizie riportate dalla Reuters, Davis dovrebbe avere un nuovo incontro a gennaio con i vertici di Vivendi, dopo che la società avrà risolto le questioni strategiche riguardanti il controllo dell'azienda di telecomunicazioni Cegetel, per cui è in lizza anche Vodafone (vedi News).