In gergo si chiamano brand partnerships , e sono una delle nuove - e più lucrose - frontiere del music business, accoppiamenti a tutto campo tra un artista e un marchio extrasettore di successo che non sempre piacciono ai fan puri e duri, soprattutto se si tratta di artisti rock o distintisi per un forte impegno civile o sul fronte sociopolitico. Problema che non dovrebbe riguardare Justin Timberlake, lui stesso dinamico imprenditore musicale (impegnato, ad esempio, nel faticoso rilancio di Myspace di cui è diventato comproprietario) che di questo tipo di collaborazioni è maestro essendosi impegnato recentemente a fianco dello stilista Tom Ford (per l'immagine e la promozione dell'album "The 20/20 experience") e con la marca di birre Budweiser (diventando direttore creativo del marchio Bud Light Platinum). La nuova venture del trentaduenne artista di Memphis ha come socio MasterCard e verrà inaugurata domenica prossima, 5 maggio, con un concerto al Roseland Ballroom di New York che Timberlake terrà in esclusiva per i possessori della carta di credito iscritti al suo club. Nell'arco dei prossimi due anni, poi, la società collaborerà con il cantante e attore nella creazione di altri contenuti, eventi, "esperienze" e attività di engagement dei consumatori. "Sono entusiasta di essere parte attiva di una collaborazione che mi offre l'opportunità di relazionarmi con i fan e di coinvolgerli portandoli più vicini alla musica", ha spiegato Timberlake. "MasterCard è un brand globale rispettato e non vedo l'ora di lavorarci insieme per offrire ai suoi clienti qualcosa di veramente unico". L'accordo con l'artista rientra nel programma Priceless Cities della società, che fornisce ai possessori della carta di credito offerte "su misura" in città come New York, Chicago, Miami, Los Angeles, Londra, Parigi, Toronto e Buenos Aires.