C’è una sorpresa, nei risultati del referendum sui migliori album dell’anno che Musica e Dischi indice tradizionalmente tra i giornalisti specializzati italiani e che oggi, 4 dicembre, vengono presentati alla stampa. Ed è che tra opere importanti, lodate e prevedibilmente assai apprezzate a firma di mostri sacri come Bruce Springsteen (l’album post 11 settembre “The rising”) e Peter Gabriel (l’attesissimo e dilazionatissimo “Up”) l’ha spuntata, stavolta, un outsider: il camaleontico Beck, il cui “Sea change” si candida fin d’ora ad altrettanti successi negli innumerevoli “poll” che si susseguiranno di qui a poco sulle maggiori testate internazionali. Certo, c’è voluto l’album più cantautorale, acustico ed intimista della produzione del giovane musicista di Los Angeles per ottenere un consenso quasi unanime tra le 46 “firme” votanti del giornalismo nostrano, appartenenti ai maggiori quotidiani e riviste specializzate del settore: ma il risultato – così come il piazzamento dei Coldplay al quinto posto dietro ad un altro “imprescindibile”, il Tom Waits di “Alice” (preferito al più ostico gemello “Blood money) – conferma l’apertura di una piccola breccia nel gusto dei critici di casa nostra, molti dei quali non sono proprio di primo pelo e vengono spesso accusati di non sapersi sganciare dai loro idoli generazionali. <br> Nessun ribaltone ma aria altrettanto fresca nella graduatoria dei migliori album italiani dell’anno, dove Daniele Silvestri conferma i riconoscimenti appena collezionati agli Italian Music Awards (vedi News) portandosi in scia gli ormai consolidati Tiromancino, Subsonica, Carmen Consoli e Afterhours (rafforzati, questi ultimi, dalle apparizioni ai raduni live più importanti di stagione). Le inclinazioni cantautorali della nostra critica vengono confermate dalle scelte dei migliori debuttanti dell’anno che, secondo i giornalisti italiani, sono l’autore e pianista crotonese Sergio Cammariere (già Premio Tenco 2002) e l’americana Norah Jones, giovane esponente di un genere di canzone sofisticata che confina col jazz. <br> Meno scontato, infine, l’esito della categoria dance, votata da dieci giornalisti specializzati: i Planet Funk trionfatori agli ultimi IMA hanno piazzato due singoli tra i migliori dell’anno ma si sono fatti preferire la pop-dance di Moony(“Dove”), mentre risulta altrettanto inattesa tra i singoli d’importazione la vittoria di Robbie Rivera su Kylie Minogue e Tim Deluxe, titolari di uno dei maggiori hit europei dell’anno. <br> <br> Ecco di seguito i risultati principali del referendum di Musica e Dischi, pubblicati sul numero di dicembre del mensile attualmente in edicola: <br> ALBUM ITALIANI POP-ROCK <br> 1. “Un duè” – Daniele Silvestri <br> 2. “In continuo movimento” – Tiromancino <br> 3. “Amorematico” – Subsonica <br> 4. “L’eccezione” – Carmen Consoli <br> 5. “Quello che non c’è” - Afterhours <br> Rivelazione dell’anno: “Dalla pace del mare lontano” - Sergio Cammariere <br> <br> ALBUM STRANIERI POP-ROCK:<br> 1. “Sea change” – Beck <br> 2. “The rising” – Bruce Springsteen <br> 3. “Up” – Peter Gabriel <br> 4. “Alice” – Tom Waits <br> 5. “A rush of blood to the head” - Coldplay <br> Rivelazione dell’anno: “Come away with me” - Norah Jones <br> <br> SINGOLI DANCE ITALIANI: <br> 1. “Dove” – Moony <br> 2. “Who said” – Planet Funk <br> 3. “Point of view” – DB Boulevard <br> 4. “The switch” – Planet Funk <br> 5. “Cosa resterà” – Eiffel 65 <br> <br> SINGOLI DANCE STRANIERI: <br> 1. “Sex” – Robbie Rivera vs. Billy Paul <br> 2. “It just won’t do” – Tim Deluxe <br> 3. “To get down” – Timo Maas <br> 4. “In your eyes” – Kylie Minogue <br> 5. “Shined on me” – Praise Cats featuring Andrea Love