Mentre la Universal italiana conserva la ripartizione del cast artistico in due etichette, Mercury e Universal, affidate alla responsabilità di un unico dirigente (nella persona di Graziano Ostuni, vedi News), la filiale spagnola della major franco-americana rivoluzionerà a partire dal prossimo 1° gennaio il suo modulo organizzativo eliminando le divisioni Mercury e Polydor per far posto a due dipartimenti di marketing e promozione dediti rispettivamente alla gestione del repertorio locale e di quello internazionale. <br> A guidare la divisione locale sarà il precedente direttore della Mercury José Luis de la Pena, mentre la gestione del reparto internazionale sarà affidata all'ex direttore di Polydor Alicia Arauzo. “La nuova struttura”, ha spiegato in un comunicato stampa il presidente di Universal Music per la Spagna e l'America latina Jesus Lopez, “ci darà l'opportunità di accrescere la quantità e la qualità della nostra produzione locale, una mossa che ritengo si possa rivelare strategica nel riconquistare alla musica spagnola il posto che le compete nel mercato latino così come in quello globale”.