Con "Modern vampires of the city", il nuovo album appena uscito per XL Recordings, i Vampire Weekend hanno superato i Fleet Foxes aggiudicandosi provvisoriamente il record di disco più venduto in versione vinile dell'era digitale. Nel 2011 il gruppo di Seattle capitanato da Robin Pecknold aveva venduto 8.900 copie in formato LP del suo secondo album, "Helplessness blues" (etichetta Sub Pop, in America) mentre i vinili smerciati dal quartetto newyorkese con il loro terzo album, numero uno al debutto nella classifica di vendita statunitense, sono stati finora 9.700. Il primato di Ezra Koenig e compagni, tuttavia, è destinato a breve durata dal momento che il nuovo disco dei Daft Punk "Random access memories" (etichetta Columbia) ha già collezionato preordini in formato LP in numero superiore alle 10 mila copie. Come noto, il vinile sta conoscendo un revival - sia pure limitato a fenomeno di nicchia - in tutto il mondo, legato a iniziative come il Record Store Day e all'interesse mostrato dalle giovani generazioni (come ha confermato di recente una ricerca di mercato inglese): i dati diffusi in aprile dalla federazione internazionale dei discografici IFPI attestano che le vendite hanno raggiunto nel 2012 il picco massimo dal 1997, generando complessivamente un fatturato di 177 milioni di dollari . Un trend positivo si rileva anche in Italia, dove l'anno scorso si è registrato un incremento del 46 per cento delle vendite per un fatturato che resta tuttavia inferiore ai 2 milioni di euro.