Tre sono le opzioni attualmente a disposizione di Vivendi Universal, secondo quanto ha dichiarato questa settimana alla stampa americana uno dei suoi manager di vertice, Barry Diller: la società guidata da Jean-René Fourtou deve ancora decidere se vendere a terzi la sua divisione media ed entertainment (un'ipotesi spesso smentita nelle ultime settimane da altre fonti aziendali, vedi News), se tenersi strette le sue proprietà negli Stati Uniti come Universal Pictures (cinema) e Universal Music (discografia) o se, infine, rivedere e rimodellare la partnership con USA Interactive, l'azienda di servizi Web di cui lo stesso Diller è proprietario e che in Vivendi Universal Entertainment possiede dallo scorso anno una quota del 5,4 % (in cambio della cessione di USA Networks, società di produzione cinematografica che possiede anche diverse TV via cavo). <br> Secondo Diller, l'intricata questione – in cui lui stesso, come azionista di Vivendi, gioca un ruolo chiave – verrà risolta nell'arco di un paio di mesi. “USA Interactive e Vivendi potrebbero sciogliere la loro partnership e crearne una nuova in modo da favorire una eventuale vendita della divisione”, ha detto Diller in una Webcast conference tenuta ad inizio settimana in California; “ma questa”, ha aggiunto, “è solo una delle soluzioni possibili”.