Affiorano dettagli e particolari sull'accordo che le società del gruppo Warner, e in particolare il braccio publishing Warner Chappell, hanno siglato con Apple in relazione al servizio di streaming "iRadio": secondo il Financial Times la casa di edizioni musicali americana è riuscita a spuntare a Cupertino una royalty del 10 per cento sui ricavi pubblicitari futuri della piattaforma, incrementando notevolmente la percentuale - 4 per cento - riconosciutale da Pandora, leader di mercato nel settore delle Web radio. Secondo gli esperti, questa concessione da parte di Apple apre le porte a un probabile accordo anche con Sony/ATV/EMI, il cui amministratore delegato Martin Bandier ha come obiettivo ultimo la parità di trattamento con le case discografiche (ovvero il 50 per cento dei diritti) ma si accontenterebbe, come primo passo, di una royalty del 10 o del 15 per cento. La piattaforma di download di Apple, iTunes, trattiene il 30 per cento del prezzo di vendita di ogni singolo brano o album, mentre del restante 70 per cento gli editori incassano circa il 15 per cento (contro il il 55 per cento delle case discografiche); la quota assegnata agli autori delle canzoni dipende poi dai singoli contratti. Il servizio "iRadio" risulta essersi già aggiudicato anche le licenze di Universal Music e dunque, secondo lo stesso Financial Times e altre fonti, potrebbe essere già presentato lunedì prossimo nel corso della Worldwide Developers Conference della Apple.