“Benvenuto e congratulazioni a lui. Ovviamente, gli uomini della TV stanno andando alla conquista del mondo musicale”. Così Rolf Schmidt-Holtz, numero uno attuale di BMG, ha salutato dalle colonne del Los Angeles Times l'arrivo di Andrew Lack alla guida della Sony Music in sostituzione di Tommy Mottola (vedi News). <br> Schmidt-Holtz, cui il management Bertelsmann ha affidato il compito di riportare sui binari la gestione della casa discografica tedesca dopo gli sperperi compiuti dal predecessore Thomas Middelhoff, proviene anch'egli dal settore televisivo (prima di entrare in BMG era direttore di CLT-UFA, il più grande circuito televisivo europeo con sede in Lussemburgo). Ma il caso della Sony e di Lack (un ex dirigente di successo dei network CBS e NBC) è diverso, e negli ambienti musicali americani la sua nomina ha provocato reazioni contrastanti. C'è chi ha avuto modo di apprezzarne le qualità manageriali e lo ritiene l'uomo giusto per formulare strategie innovative in grado di rispondere alle radicali trasformazioni in corso nel mercato (e su questo conta molto, naturalmente, anche colui che lo ha scelto, Howard Stringer, presidente di Sony Corporation in America). Altri manager, agenti ed executive discografici giudicano invece con scetticismo la sua totale inesperienza del business musicale e si domandano chi sarà a coordinare, in azienda, il lavoro creativo (una soluzione possibile allo studio prevede la nomina di un unico responsabile per tutte le etichette e divisioni del gruppo). <br> All'interno di Sony Music, invece, si teme che il suo arrivo coincida con ulteriori licenziamenti e riduzioni di organico, anche se Lack non ha la fama del “tagliatore di teste” che accompagna, per esempio, manager come Robert Pittman, l'ex direttore operativo di AOL Time Warner attualmente a spasso (vedi News). Ma Stringer assicura che non è questo il compito del neo-assunto né l'obiettivo di Sony, che ha appena chiuso una fabbrica in Olanda e ha tagliato spese per 200 milioni di dollari nel tentativo di rimettere in sesto i suoi conti. “Un approccio inedito al business musicale, in questo momento, è più importante della riduzione dei costi”, ha detto al Los Angeles Times.