Il colosso mondiale del live promoting Live Nation è stato chiamato sul banco degli imputati nel dibattimento che stabilirà le responsabilità della tragedia accorsa il 16 giugno del 2012 a Toronto, quando - a poche ore dall'apertura dei cancelli per una data del tour in supporto a "The king of limbs" - il crollo di una struttura metallica uccise il tecnico della batteria dei Radiohead Scott Johnson, portando la band capitanata da Thom Yorke ad interrompere l'attività dal vivo per diversi mesi: come riferisce la testata canadese Toronto Star, il ministero del lavoro locale presieduto da Yasir Naqvi ha portato in tribunale - oltre al gruppo fondato nel 2005 - anche una società di service sempre di Toronto e un ingegnere. L'accusa è quella di "aver fallito nel mettere in sicurezza una struttura concepita e assemblata per resistere a carichi e sollecitazioni, allestista a regola d'arte da manodopera specializzata in assenza di condizioni critiche". La prima udienza è stata fissata per il prossimo 27 giugno: se trovata colpevole in via definitiva, Live Nation potrebbe essere multata per diversi milioni di dollari: diversa, nel caso, sarebbe la pena prevista per la condanna di singoli individui, ai quali potrebbe essere comminata una sanzione pecuniaria fino ad un massimo di 25mila dollari oltre che a un anno di detenzione. "Confermiamo nel modo più assoluto come il nostro personale abbia fatto tutto il possibile per evitare il tragico incidente nel quale perse la vita il signor Johnson", è stato il commento - affidato ad un comunicato stampa - di Live Nation: "Intendiamo difendere con forza le nostre convinzioni, fiduciosi che nel corso del dibattimento affiori la verità, e che la nostra posizione venga definitivamente stralciata". Tra la fine del 2011 e il 2012 due tragedie simili si verificarono anche nel nostro Paese: la prima, il 12 dicembre del 2011, costò la vita a Francesco Pinna, impiegato nell'allestimento del palco che avrebbe ospitato la tappa triestina dell'"Ora tour" di Jovanotti. Per l'incidente il prossimo 27 settembre verranno convocati davanti al giudice in udienza preliminare Egidio Conte, amministratore delegato della società incaricata per l'installazione della struttura, Andrea Guglielmo, ingegnere, e Loris Tramontin, titolare della società organizzatrice Azalea Promotion, per una valutazione delle posizioni nell'ambito del procedimento nell'ambito del quale il pm Matteo Tripani ha spiccato le accuse, per gli imputati, di disastro e omicidio colposo. Il marzo successivo il tecnico Matteo Armellini perse la vita nel collasso della struttura scenica allestita al PalaPentimele, a Reggio Calabria, in occasione della tappa di un tour di Laura Pausini: ad oggi è sono da registrare l'apertura di un inchiesta sull'accaduto, il risarcimento di poco meno di 2000 euro riconosciuto ai familiari della vittima da parte dell'Inail e i dissequestro della struttura teatro dell'incidente, che da allora - tuttavia - non è più stata aperta al pubblico.