Le indie italiane alla scoperta delle musiche del mondo e del repertorio folk tradizionale. Mentre Rai Trade si lancia sulla world music e sulla tarantella napoletana (con il rilancio dell’omonima etichetta affidato all’ex direttore promozione EMI Mauro Buttinelli, vedi News), al Midem di Cannes è la bolognese Irma a presentare un nuovo marchio discografico, Mana, che della “preservazione della memoria musicale” e della (ri)scoperta della vocalità tradizionale fa il suo manifesto programmatico. <br> Lo confermano le prime due uscite, due antologie dedicate rispettivamente al canto femminile di matrice rituale, religiosa e spirituale (“Women’s sacred chants”) e ad una collezione di ninne nanne tradizionali ("Children dreams"): il primo permette tra l'altro di riscoprire prestigiose interpreti nazionali come la napoletana Concetta Barra e la siciliana Rosa Balistrieri, bandiera del folk revival anni ’70; il secondo invece pesca le sue 18 selezioni da altrettanti paesi, Nepal e Giappone, Iran e Brasile, Italia (Sardegna) e India. <br> I due dischi escono entrambi a febbraio, con packaging e grafica accurati (com'è tradizione della Irma): ogni CD è confezionato in una busta che riproduce coloratissimi tessuti lavorati a mano.