La società americana Live Nation Entertainment non dovrà risarcire i danni al gruppo tedesco CTS Eventim (cui fa capo, in Italia, TicketOne) per avere chiuso i rapporti professionali con l'agenzia di ticketing affidando la vendita dei biglietti dei suoi spettacoli al concorrente Ticketmaster. Il caso, di cui si è dibattuto per oltre tre anni, fa riferimento a un episodio avvenuto nel giugno del 2010 quando Live Nation revocò appunto a CTS la licenza dopo avere incorporato Ticketmaster (l'ok dell'Antitrust americano era arrivato nel gennaio di quello stesso anno). L'azione giudiziaria promossa da CTS presso la Corte Arbitrale Internazionale della Camera di Commercio Internazionale era partita ancora prima, nei primi mesi del 2010: ma proprio quell'autorità giudicante ha ora sentenziato che il contratto è stato regolarmente terminato da Live Nation alla scadenza prevista. "Siamo soddisfatti ma non sorpresi dalla sentenza", ha commentato il presidente e amministratore delegato di Live Nation Michael Rapino. "La decisione finale della commissione arbitrale rende giustizia alla tesi da noi sempre sostenuta, e cioè che la cessazione del nostro contratto con CTS è avvenuta in modo regolare".