Paradossale, ma (forse) vero: secondo l'autorevole Wall Street Journal proprio Warner Music, e cioè uno dei pochi rami “buoni”, allo stato attuale, nell'intricato albero di AOL Time Warner, potrebbe venire sacrificato e posto in vendita al miglior offerente per cercare di risalire la china da una situazione pesante (100 miliardi di dollari di deficit, 26 miliardi di dollari di debiti, vedi News). <br> Richard Parsons, presidente e amministratore delegato della mega-corporation americana, è sotto pressione degli azionisti e degli ambienti finanziari, e sembra deciso a mettere in opera quello che il quotidiano americano chiama “un intervento chirurgico radicale” e che potrebbe coinvolgere, oltre alla disastrata Internet company AOL, anche la prestigiosa divisione editoriale Time Inc. <br> In questo scenario, il gruppo – che dovrebbe evidentemente trovarsi un altro nome - restringerebbe i suoi interessi allo studio cinematografico Warner Bros., al network televisivo omonimo e ai canali via cavo come la HBO. Ma chi si farà avanti con un'eventuale offerta, con i tempi che corrono?