Il caso del nuovo (e non ancora uscito) album di Jay-Z "Magna Carta Holy Grail", che verrà distribuito in un milione di copie in anteprima agli utenti di smartphone Galaxy della Samsung, ha smosso le acque tra i compilatori di classifiche e gli enti certificatori delle vendite di dischi, costretti a decidere come trattare la questione (a cominciare da Billboard, pungolato da un tweet dello stesso artista). La prima, e finora unica, organizzazione a stabilire una modifica alle sue regole è l'associazione dei discografici americana Recording Industry Association of America (RIAA), che ha deciso di cominciare ad attribuire le certificazioni delle vendite degli album digitali a partire dal giorno stesso dell'uscita, come già avviene per i singoli, anziché a un mese di distanza, come accade invece tradizionalmente per i supporti fisici. La notizia è stata annunciata sul blog della RIAA dalla direttrice del settore Communications and Gold & Platinum Program Liz Kennedy, che nel suo post fa esplicito riferimento al caso di Jay-Z e del suo nuovo album. Diversa la posizione di Billboard che, analogamente alla Official Charts Company nel Regno Unito, ha deciso di non conteggiare il milione di copie distribuito via app di "Magna Carta Holy Grail" nelle classifiche di vendita. "Non è stato semplice come si crede dire di no a Jy-Z quando ha richiesto che calcolassimo il milione di album che Samsung ha 'acquistato' nell'ambito di una brand partnership molto più ampia per regalarle ai suoi clienti"; ha spiegato il responsabile editoriale della testata Bill Werde. "In realtà", ha argomentato, "nulla è stato posto in vendita: gli utenti di Samsung scaricheranno gratuitamente una app marchiata Jay-Z e si procureranno gratis l'album qualche giorno dopo avere interagito con altri contenuti".