Società di capitale e private equity non investono solo in case discografiche ed edizioni musicali. Nel loro mirino finiscono anche i grandi marchi del settore strumenti musicali come la celeberrima Steinway & Sons, produttrice di pregiati pianoforti per cui la società di investimenti Kohlberg & Co ha messo sul piatto 438 milioni di dollari, oltre 336 milioni di euro. Già nel 2011 la Steinway, forte di una storia lunga 160 anni, aveva annunciato l'intenzione di cercare un compratore: nessuna offerta, tuttavia, era stata giudicata allettante fino a quando Kohlberg si è fatta avanti impegnandosi a pagare 35 dollari per azione (il 15 per cento in più del valore di Borsa alla chiusura delle contrattazioni la settimana scorsa). "Una valutazione eccezionale per i nostri azionisti", ha commentato il presidente e amministratore delegato ad interim della Steinway Michael Sweeney, mentre il valore del titolo cresceva del 15 per cento in seguito all'annuncio (e più del 70 per cento dall'inizio dell'anno). Christopher Anderson, partner della venture americana fondata da Jerome Kohlberg e specializzata in acquisizioni di imprese di medie dimensioni, ha spiegato che l'obiettivo è di sviluppare la presenza del marchio sui mercati internazionali, "assicurando al tempo stesso che i processi di manifattura artigianale che rendono unici i prodotti della società vengano preservati, celebrati e custoditi".