“Non mi risulta che altri Internet Service Provider abbiano in essere accordi commerciali con KaZaA e che, così facendo, incoraggino la pirateria musicale”. Così Enzo Mazza, direttore generale della FIMI, replica seccamente alle dichiarazioni di Tiscali che ieri, 12 febbraio, presentando alla stampa italiana un'iniziativa mirata all'offerta gratuita di musica legale su Internet (vedi News), ha confermato il contemporaneo prosieguo di una collaborazione con il servizio non autorizzato di file sharing, grande nemico della discografia mondiale. <br> Rispondendo a una domanda di Rockol, il vice president Corporate Media di Tiscali, Klaus Ludemann, ha precisato il punto di vista dell'azienda, affermando che l'accordo commerciale con KaZaA ha il solo scopo di promuovere in rete i suoi servizi ADSL. “Ma in questo modo – ribatte Mazza – Tiscali continua a tenere il piede in due scarpe: da una parte coinvolge la discografia in un'iniziativa di distribuzione gratuita della musica digitale; dall'altra insiste in una partnership che rappresenta un danno per lo sviluppo della musica legale in rete. Farebbe bene a decidere da che parte stare”.