"La classe media non si sta assottigliando soltanto nel quadro generale della società. Lo stesso accade nella musica". Lo scrive Helienne Lindvall su Digital Music News, riflettendo sui dati di una ricerca effettuata da Pollstar, la bibbia della musica dal vivo americana, che mostra come tra il 1982 e il 2003 la quota degli incassi da concerti finita nelle mani dell'1 per cento degli artisti che incassano di più dai tour sia più che raddoppiata passando dal 26 al 56 per cento. Meno spazio e meno soldi per gli artisti di media o limitata popolarità, dunque, che in un'epoca di recessione strutturale delle vendite dei dischi e con lo streaming ancora in fase di sviluppo affidano proprio alle esibizioni dal vivo le loro speranze di sostentamento economico e proseguimento della carriera. A dispetto delle possibilità che l'era della comunicazione digitale offre di entrare in contatto con i fan senza intermediari informandoli in tempo reale dei propri progetti e della propria attività, spiega la Lindvall, il trend alla concentrazione del denaro nelle mani di pochi artisti non sembra modificarsi, tanto che le cifre raccolte tra il febbraio e il giugno di quest'anno attribuiscono all'1 per cento dei privilegiati il 56,3 per cento degli introiti. L'altro grande, e ben noto, problema è rappresentato dall'età media degli artisti che incassano di più dai concerti: l'articolo ricorda i casi di attualità di artisti come Rolling Stones, Bruce Springsteen e Bon Jovi, attivi sulla scena rispettivamente dagli inizi degli anni Sessanta, Settanta e Ottanta. "Sembrerebbe che mentre gli appassionati di musica sono ben felici di ascoltare un ampio ventaglio di artisti online, preferiscano spendere i loro sudati risparmi su pochi grandi concerti all'anno invece di sparpargliari su un maggior numero di show di medie dimensioni", osserva la Lindvall concludendo con una domanda: "Dal momento che ci si aspetta sempre più che si guadagnino da vivere grazie ai tour invece che con le vendite dei dischi, saranno in grado, gli artisti che iniziano oggi, a restare in circolazione abbastanza a lungo da diventare gli headliner dei festival e le attrazioni da stadio del 2043?".