L’azzimato signore del “blue-eyed soul” anni ’80 virato in techno-pop (celebri, ai tempi, i suoi stilosissimi videoclip popolati da belle ragazze), dimenticato come tanti dalle major del disco, si è accasato presso la stessa indipendente americana per cui incidono attualmente colleghi eterogenei come Joan Osborne e i Kansas. L’etichetta, Compendia, fa parte di un grosso gruppo che tratta musica di tutti i generi, spaziando dai materiali d’archivio alle novità discografiche, dalle edizioni al multimediale. <br> Palmer, che oggi ha 54 anni compiuti ed ha esordito come componente del gruppo R&B inglese Dada (poi ribattezzato Vinegar Joe), ha alle spalle una ricca produzione solista (il meglio per la Island, tra il 1974 e il 1985) nonché una collaborazione con i Duran Duran John e Andy Taylor e l’ex Chic Tony Thompson nel progetto estemporaneo Power Station (due dischi, uno nell’85 e uno nel ’96). La sua ultima uscita discografica risale a quasi due anni fa: un live al leggendario Apollo di New York registrato a fine anni ’80 che la Eagle Records ha pubblicato in Europa nel maggio del 2001, e che solo in questi giorni esce sul mercato USA.