L'ex petroliere texano interessato all'acquisto della divisione “entertainment” di Vivendi sta perdendo la pazienza. Sembra infatti che abbia spedito una lettera piuttosto stizzita all'attenzione dell'amministratore delegato Jean-René Fourtou in cui minaccia di ritirare la sua offerta da 20 miliardi di dollari se la società continuerà a tenere aperta la porta ad altri potenziali acquirenti anziché trattare in esclusiva con lui. <br> I negoziati riguardano a questo punto gli studi cinematografici Universal, i parchi di divertimento che portano lo stesso nome e la società di produzione televisiva americana di Vivendi: ma non la casa discografica Universal Music a cui, secondo quanto ha scritto nei giorni scorsi il Financial Times (vedi News), il gruppo francese avrebbe deciso di non rinunciare. In lizza per l'acquisizione di alcune porzioni della divisione (che Davis vorrebbe acquistare in blocco, musica compresa) ci sono anche società come MGM, NBC e Viacom, il cui boss Sumner Redstone ha avuto recentemente un incontro d'affari con Fourtou. La parola definitiva sull'offerta dell'imprenditore americano dovrebbe arrivare in queste ore, in occasione della riunione a Parigi del cda di Vivendi Universal.